Savonarola e Michelangelo tra forma e riforma

Savonarola e Michelangelo tra forma e riforma

Michelangelo era cresciuto nel giardino di San Marco, il convento dei Medici e di Savonarola. Nell’immaginario di quell’adolescente l’aura del priore e quella del Magnifico s’ibridarono dando vita all’anima dialettica del Rinascimento. Un irripetibile orizzonte culturale che teneva assieme aneliti riformatori e passione per l’antico, razionalità e misticismo. Spinte complementari che non abbandonarono mai il Buonarroti, costituendo il sostrato dei suoi capolavori, dagli esordi sino alle sue ultime pennellate.

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Michelangelo era cresciuto nel giardino di San Marco, il convento dei Medici e di Savonarola. Nell’immaginario di quell’adolescente l’aura del priore e quella del Magnifico s’ibridarono dando vita all’anima dialettica del Rinascimento. Un irripetibile orizzonte culturale che teneva assieme aneliti riformatori e passione per l’antico, razionalità e misticismo. Spinte complementari che non abbandonarono mai il Buonarroti, costituendo il sostrato dei suoi capolavori, dagli esordi sino alle sue ultime pennellate.

L’AUTORE

Antonio Rocca è uno storico dell’arte e cultore della materia di museologia all’università degli studi della Tuscia. Attualmente è docente di estetica presso l’accademia di Viterbo e direttore artistico del progetto Egidio17. Si è occupato di figure enigmatiche dell’arte moderna e contemporanea, come Pier Paolo Pasolini e Alfred Jarry. Ha rivoluzionato gli studi sul Sacro Bosco di Bomarzo e costruita una rilettura farnesiana delle Ville rinascimentali della Tuscia (Palazzo Farnese, Villa Lante etc.).