La Via Clodia – Ricognizioni archeologiche nel cuore della Tuscia

La Via Clodia – Ricognizioni archeologiche nel cuore della Tuscia

La via Clodia che, ricalcando antichi percorsi, metteva in comunicazione Roma con l’Etruria nord-occidentale, venne costruita tra la fine del III e gli inizi del II sec. a. C. dopo la definitiva sottomissione delle grandi città etrusche. Un asse viario sul quale gli autori hanno voluto approfondire, con uno studio durato quasi 5 anni, l’indagine del percorso da Roma (La Storta) a Saturnia per un tratto di oltre 150 Km! Ebbene, ciò che è scaturito da questo impegnativo lavoro, è stata innanzitutto una visione più chiara e dettagliata del tracciato dell’antica strada, oltre all’attestazione di testimonianze inedite da considerare dei veri e propri contributi alla conoscenza del territorio. Come nel testo pubblicato nel 2013, anche in questo caso gli autori si sono avvalsi della redazione di carte topografiche esplicative, oltre alle ricostruzioni grafiche di alcune tombe e monumenti. Il libro è inoltre corredato da numerosissime immagini che aiutano il lettore ad interpretare meglio quanto descritto nel testo e avere una maggiore consapevolezza sulla consistenza del patrimonio storico-archeologico dell’area presa in esame, con particolare riguardo al territorio della Tuscia.

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La Via Clodia – Ricognizioni archeologiche nel cuore della Tuscia è un volume corredato di un consistente apparato bibliografico e di schede di approfondimento a carattere mitologico, che consentono di apprezzare meglio i riferimenti agli antichi miti. E’ presente inoltre un essenziale glossario archeologico. Il testo fornisce un panorama completo ed esaustivo del patrimonio storico-archeologico che si incontra lungo il percorso dell’antica via Clodia. Si snoda un paesaggio di grande fascino, fatto di rocche di pietra, basoli solcati dai carri; necropoli scavate nel cuore della roccia, corsi d’acqua, boschi. I due autori, dunque, grandi conoscitori  e sensibili esperti del territorio, documentano e riscoprono ciò che ancora oggi si mantiene a memoria di questo bellissimo lembo di territorio laziale.

 

LUCIANO PROIETTI è nato a Bagnoregio (VT) nel 1951 e da circa 40 anni vive a Viterbo. Laureato in Ingegneria civile alla Sapienza di Roma, libero professionista, docente di Topografia presso diversi istituti tecnici statali di Viterbo e provincia, ora in pensione; già presidente della Società Archeologica Viterbese “Pro-Ferento” dal 2000 al 2005, attualmente ricopre la carica di presidente di Archeotuscia, interessandosi da oltre un quarantennio alla ricerca archeologica e ad attività finalizzate al recupero, alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio storico e archeologico
del territorio della Tuscia.

MARIO SANNA è nato a San Martino al Cimino (VT) nel 1941 e attualmente vive a Viterbo. Ex facchino di Santa Rosa,
artigiano, restauratore ed ebanista di mobili antichi, è l’accompagnatore ufficiale delle escursioni di Archeotuscia; oltre ad essere stato cofondatore dell’Associazione, è attualmente membro del Consiglio Direttivo. Grande appassionato di storia antica è autore di numerosi articoli di carattere storico-archeologico pubblicati sulla rivista Archeotuscia News; profondo conoscitore del territorio di Viterbo e provincia, ha da sempre rivolto l’attenzione all’indagine archeologica che lo ha portato in alcuni casi ad effettuare importanti scoperte, prima fra tutte, la Tomba a Casetta di Sferracavallo presso Norchia.